Dogo argentino

Quando si incrocia un Dogo Argentino per strada, non si fa molta fatica a riconoscerlo, grazie al corpo slanciato, l'altezza al garrese di sessanta centimetri, il muso un po' schiacciato, caratteristico dei molossoidi e l'inconfondibile manto bianco neve. Il Dogo Argentino per molto tempo ha avuto come canone di bellezza il taglio di coda e orecchie che ne modificava l'aspetto in senso più aggressivo Successivamente, da qualche anno, questi cani, come gli altri, non possono più essere mutilati per motivi estetici, pena l'esclusione da tutti i tipi di concorsi canini, a meno che non ci siano dietro particolari motivazioni di salute. Le orecchie del Dogo, lasciate integre, si ripiegano su loro stesse, dando al cane un aspetto molto più dolce mentre la coda si erge lineare mentre l'altezza minima va dai 60 ai 68 cm.Il Dogo Argentino appartiene alla macrocategoria dei molossoidi e racchiude in sè tutte le caratteristiche peculiari di queste razze, ... continua

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        prosegui ... , sia dal punto di vista fisico, con un corpo massiccio e il muso schiacciato, sia dal punto di vista caratteriale, essendo un cane dal portamento molto fiero ed estremamente fedele al proprio padrone. Il Dogo Argentino è dotato di questo aspetto perchè fu creato appositamente in Argentina, dove si trovano gli allevamenti più prestigiosi, per la caccia al Puma. Questo animale doveva essere dotato sia di un fisico molto possente che di un carattere altrettanto forte, in modo da poter affrontare la ferocia di questo felino. Oggi, il Dogo argentino è utilizzato perlopiù come cane da difesa e da guardia e non più per la caccia. Dal punto di vista caratteriale è molto forte e necessita di un padrone che lo conosca e sappia gestirlo in modo adeguato.Il Dogo Argentino venne creato pensando ad un animale dalla possente corporatura e dal carattere indomito specifici per i compiti che doveva svolgere. Gli allevatori canini riuscirono nel 1928 a fissare le caratteristiche standard di purezza della razza, le quali vennero riconosciute a livello internazionale poco tempo dopo. La base da cui partirono per questa nuova razza fu il Perro de Pelea Cordobès, cane prettamente argentino, incrociato con Bulldog, Bull Terrier e Mastini che connotarono il cane in senso molossoide e determinarono lo schiacciamento del muso. Per migliorare alcuni aspetti fisici, vennero aggiunti anche cani come l'Alano, il Dogue de Bordeaux e il Levriero irlandese, dal quale ha ripreso l'inconfondibile linea dei fianchi, simile a quella del Dobermann, anch'esso incrociato col Levriero.